cinture di sicurezza
Sicurezza stradale, siglato negli scorsi giorni, al Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti, l’accordo per la stesura delle linee guida per il Piano sicurezza stradale 2030.
All’interno del Piano, secondo quanto dichiarato dal Ministero, rientreranno, tra le altre cose, anche focus specifici sull’incidentalità giovanile legata, nello specifico, alla frequentazione di locali notturni, ma non solo. Buona parte del documento sarà dedicata alla sicurezza delle zone scolastiche e ai progetti di assistenza alle vittime dei sinistri. Molta importanza sarà data inoltre anche ai comportamenti degli stessi cittadini, come ad esempio le norme che riguardano l’obbligo di indossare cinture di sicurezza anche nei sedili di dietro.
Necessità, quest’ultima, dettata dall’allarme lanciato dall’Unisca (associazione nazionale autoscuole), che ha sottolineato più volte negli scorsi mesi che a quasi 30 anni dall’introduzione dell’obbligo di indossare le cintura di sicurezza, i cittadini risultano ancora restii a farla diventare una vera e propria abitudine, mettendo a repentaglio la vita di tutti i passeggeri.
“Pur avendo fatto grandi progressi, l’Italia come gli altri paesi europei ha fallito l’obiettivo 2020 di dimezzare il numero delle vittime della strada – ha commentato Roberto Traversi, sottosegretario alle infrastrutture e trasporti – occorre perciò rilanciare la strategia di contrasto e prevenzione degli incidenti con una nuova visione e un nuovo approccio che guardi alle infrastrutture stradali come sistema da mettere in sicurezza”.
Le linee guida saranno redatte, dall’associazione temporanea di scopo, entro la fine di ottobre. Successivamente dovranno essere approvate tramite decreto interministeriale dei dicasteri di Trasporti, Salute, Interno e Miur, venendo dunque sottoposto al parere delle commissioni competenti di Camera e Senato.