Auto, Dl Sanzioni: nel 2021 multe meno care per violazioni più gravi

Diminuiscono le sanzioni relative al Codice della Strada. Ad affermarlo l’associazione sostenitori della Polstrada (Asaps), in seguito alla pubblicazione del decreto sanzioni. Quest’ultimo, va specificato, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale a sei minuti dallo scoccare della mezzanotte del nuovo anno, entrando in vigore immediatamente.

Si tratta, in particolare, delle sanzioni di importo superiore a 250 euro. A calare sono, nel dettaglio, gli importi per la mancata copertura assicurativa (da 868 euro a 866), quello per il superamento della velocità nella fascia oltre i oltre i 40 km/h ed entro i 60 km/h (da 544 euro a 543 euro) e, infine, quelli oltre i 60 km/h (da 847 a 845 euro).

Una diminuzione, dunque, che riguarda le sanzioni inerenti a violazioni più gravi. A restare invariati, secondo quanto scritto all’interno del decreto, sono gli importi relativi ai divieti di sosta, per l’utilizzo del cellulare alla guida e per il mancato utilizzo della cintura di sicurezza. Nessuna modifica è prevista, inoltre, in merito alle violazioni in materia di micromobilità elettrica e monopattini, introdotte nell’ultimo biennio ed escluse, al momento, dal decreto pubblicato sulla gazzetta ufficiale.

Va ricordato però, sottolinea l’associazione, che a partire dal primo gennaio del nuovo anno, per effetto della legge di Bilancio, l’importo per le revisioni dei veicoli è aumentato del 22%, ovvero di 9,95 euro. Inoltre, specificano dall’Asaps: “L’introduzione del nuovo ‘buono veicoli sicuri’ andrà solo a 402.000 proprietari e sarà bruciato già in questo mese di gennaio, a fronte di circa 17 milioni di revisioni effettuate nel 2019”.

“Probabilmente – ha commentato il presidente dell’Asaps Giordano Biserni – E’ stato un record mondiale quello di un decreto che modifica le sanzioni che entra in vigore dopo 6 minuti dalla pubblicazione. Solitamente il decreto arriva negli ultimi giorni dell’anno ma mai era avvenuta una cosa simile, motivata pare da dubbi di qualche ministero sull’obbligo di diminuire gli importi, con minori entrate per lo Stato e gli Enti locali. Speriamo – ha concluso Biserni nel corso di un’intervista – Che la sicurezza stradale torni nell’agenda del Parlamento nel 2021”.

 

 

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