Un progetto di alternanza scuola lavoro durato tre anni e che ha visto protagonisti da una parte i 14 ragazzi della sezione D del liceo linguistico Marco Polo di Bari e dall’altra i formatori dell’Ac Bari Bat. Un percorso che è cominciato con la conoscenza dei servizi Aci e un’esperienza formativa nel punto di informazione turistica che l’Aci aveva in gestione alla stazione e che si è concluso quest’anno, in modalità dad a causa della pandemia, con moduli e approfondimenti sulla distrazione alla guida, sull’uso di sostanza stupefacenti e sulla resilienza. “Questi ragazzi – spiega il direttore dell’Ac Bari Bat, Maria Grazia De Renzo – porteranno i frutti di questa esperienza anche durante l’esame di maturità. Il triennio è stato ricco di esperienze e momenti formativi. Quest’anno abbiamo deciso di erogare pillole, anche con il supporto di una psicologa, per capire come affrontare i momenti di crisi della pandemia, attraverso la resilienza, cercando di aiutare i ragazzi a capire come superare gli ostacoli. Questi mesi sono stati davvero pesanti per la loro generazione. Inoltre questi ragazzi sono stati per noi un laboratorio sperimentale per i moduli dad che abbiamo successivamente erogato in altre scuole, commentando criticamente l’erogazione ed aiutandoci a migliorarli”.
“I ragazzi – commenta la professoressa Claudia Sgherza, coordinatrice del progetto – sono stati seguiti in maniera adeguata e rispettando le individualità dei loro caratteri, delle loro personalità, delle loro persone. Mi ha molto colpito, l’Aci è stata sensibile alle singole individualità, non è stato fatto un lavoro di gruppo ma anche personale. Cosa che ho notato che non posso che mettere in evidenza come fatto positivo. I ragazzi si sono gestiti in maniera autonoma con le attività proposte e hanno rispettato tempi e modalità e contenuti proposti. Questa è stata una esperienza positiva che sicuramente riproporrò all’interno del mio istituto anche per altre classi”. E la soddisfazione si legge anche nelle parole degli stessi protagonisti del progetto come la studentessa Angela Terrevoli: “Questa – ha detto – è stata un’esperienza molto coinvolgente. la collaborazione di tutti noi ha permesso di realizzare un progetto ricco di soddisfazioni e fonte di crescita personale. Questo percorso ci ha permesso di sviluppare creatività e maturità in campo lavorativo, responsabilizzandoci”.