Turismo, un viaggio tra antiche radici e natura incontaminata: ecco Maratea, la “Dea del Mare”

Situata nell’unico punto in cui, dalla Basilicata, è possibile immergersi nel mar Tirreno. Parliamo di Maratea, affacciata sul suggestivo borgo di Policastro. L’etimologia del suo nome, che letteralmente significa “Dea del Mare” o “Città dei grandi Etei”, narra, già di suo, una storia ricca e intensa che affonda le sue radici in epoche molto lontane, soprattutto preistoriche.

Mare, sabbia e rocce, a Maratea, si alternano in una peculiare danza di dettagli ricchi di natura incontaminata e incantevoli scorci. Maratea, caratterizzata da una costa alta e frastagliata, con pareti che si “tuffano” finendo a picco sul mare, si contraddistingue per un panorama che, di fatto, salta all’occhio anche agli osservatori meno attenti. I promontori si alternano costantemente alla vegetazione ricchissima, ma anche alle piccole spiagge caratterizzate da sabbia finissima e dorata.  Maratea è, di fatto,  una piccola “perla” arroccata, nello specifico, sul crinale del monte San Biagio. A farle da sfondo, le spiagge quasi incastrate tra i diversi promontori rocciosi e la fitta vegetazione tipica del territorio mediterraneo.

Adatta sia agli amanti della natura e dell’avventura, ma anche del relax, a Maratea, tra gli appuntamenti imperdibili, ci sono sicuramente le immersioni subacquee, attraverso le quali sarà possibile scoprire ulteriori dettagli del luogo, soprattutto dei fondali. Questi ultimi sono caratterizzati da una straordinaria varietà faunistica, come ad esempio gorgonie, attinie, ma anche stelle marine. Per gli amanti della storia, basterà immergersi tra le vie delle strade o per le infinite vie del mare, per poter conoscere le testimonianze del passato che attestano, in questo tratto di mare, un’intensa navigazione. Da non perdere, i giacimenti di Capo la Secca e Castrocucco, dove sono state ritrovate numerose anfore di vario tipo.  Si narra però che il mare di quel luogo custodisca ancora antichi segreti.

Oltre ai fondali dell’acqua cristallina, tra le cose da vedere, non si può non citare la Statua del Redentore, un imponente struttura , tra le più grandi al mondo (dopo il Cristo di Rio de Janeiro). Questa statua è considerata ormai il simbolo della città ed è situata sul belvedere, altro luogo caratteristico dal quale è possibile apprezzare un panorama mozzafiato, in cui cielo e mare sembrano fondersi.  Le origini di Maratea, come già specificato,  sono antichissime, per scoprirle basterà inoltrarsi per le sue vie a piedi. Lungo il tragitto sarà possibile immergersi nelle diverse testimonianze artistiche, ma anche architettoniche, segno del passaggio di popoli antichi e di una fortissima storia curiosa riguardante il luogo. Da non perdere sono le rovine dell’antico borgo del Castello, anche queste, così come tutti il territorio, immerse nella natura selvatica, capace di conferire al luogo un forte carattere evocativo che rende quasi possibile immaginare di essere sospesi in un tempo antico.

Maratea, va specificato, è conosciuta anche come la città delle 44 chiese. Al suo interno ci sono infatti numerose chiese, cappelle e monasteri, ricche di dettagli artistici. Tra queste la più importante è la Basilica di San Biagio, situata alle a fiori dal paese. Questa Basilica è stata realizzata nello specifico tra il sesto e il settimo secolo dopo Cristo ed è dedicata alla memoria del Santo Patrono. Nella Regia Cappella sono infatti custodite la sacre reliquie, motivo per cui questo luogo è considerato metà di devozione. In sintesi, a Maratea, presente e passato si fondono in uno scenario emozionante capace di accompagnare i visitatori in un viaggio mistico e allo stesso tempo moderno.

Un po’ come in tutta la Basilicata, appuntamento imperdibile, è quello con la cucina. Sono moltissimi i piatti locali con ingredienti provenienti soprattutto dalle campagne locali. I locali si alternano da forti a delicati. Basterà scegliere uno dei ristoranti o delle trattorie per poter apprezzare le diverse qualità di fusilli, orecchiette, strascinati e cavatelli, ma anche pietanze gustose e allo stesso tempo semplici che renderanno ancora più suggestivo il passaggio in questo borgo.

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