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Be Charge, operatore per la mobilità elettrica, è pronto a ripartire. E’ quanto dichiarato dai vertici della stessa azienda, nello specifico dall’amministratore delegato, Paolo Martini, il quale, negli scorsi giorni ha illustrato i piani di sviluppo relativi alla rete. L’amministratore, nel dettaglio, ha annunciato che è ufficialmente attiva la messa a terra di altri 2.000 punti di ricarica – già contrattualizzati – e inoltre, 4.000 punti di ricarica sono in fase avanzata di sviluppo per un piano complessivo di medio termine di 30.000 punti di ricarica. L’investimento, pari a 150 milioni di euro, renderà effettivo, nei prossimi 3-5 anni, l’ambizioso piano di elettrificazione messo a punto dall’azienda. Be Charge, la quale consente ai possessori di veicoli elettrici di ricaricare attraverso le proprie infrastrutture di ricarica pubblica su tutto il territorio nazionale, oggi conta già 1.500 punti di ricarica installati (circa 800 colonnine) di cui una buona parte attualmente in fase di attivazione. In seguito allo stop forzato dovuto all’emergenza sanitaria l’azienda ha deciso di premere sull’acceleratore annunciando di voler continuare a lavorare nella direzione che guarda al futuro con la mobilità sostenibile al centro, soprattutto in vista di quelli che, a loro parere, saranno i cambiamenti che la stessa, inevitabilmente, subirà ad emergenza rientrata. Il mercato dei veicoli elettrici infatti, sta crescendo in maniera esponenziale. Nel corso degli anni, un contesto prima riservato alla nicchia, è diventato di massa. Alla fine del 2019, prima che la pandemia bloccasse il mercato automobilistico, le auto elettriche in circolazione erano cica 5 milioni, con una stima relativa al 2020 che, stando ai dati emersi dalla ricerca The Electric Vehicle Outlook 2019 effettuata da Bloomberg New Energy Finance BNEF, punta al raddoppio effettivo, fino ad arrivare addirittura a 20 milioni a fine anno e 40-70 milioni nel 2025. Nonostante l’emergenza sanitaria abbia fortemente impattato sul settore, si stima che il car sharing, così come l’utilizzo dei veicoli personali, porteranno ad una maggiore diffusione della cultura sostenibile, soprattutto per evitare di tornare agli alti livelli di inquinamento atmosferico, i quali, secondo gli scienziati, hanno contributo ad una facile diffusione del contagio. L’obiettivo di Be Charge insomma, oltre alla ripresa dopo due mesi di rallentamento, è come dichiarato dalla stessa azienda, quello di “installare la colonnina giusta nel posto giusto”. Attraverso l’ampliamento della rete e dunque una maggiore fruibilità del servizio, la strada verso la mobilità sostenibile sarà meno faticosa e renderà possibile un passaggio massiccio verso un futuro elettrico che lasci al passato le auto tradizionali e, di conseguenza, l’inquinamento.