Mobilità sostenibile, quale futuro per il settore dell’automotive?

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Mobilità sostenibile, sicurezza e verticalità. Queste le parole chiave protagoniste del futuro, ma anche dell’immediato presente in cui, stando a quanto dichiarato dagli esperti, è in atto una vera e propria rivoluzione del settore automobilistico. L’industria dell’automotive, è risaputo, ha spostato ormai da diverso tempo e in maniera corale i propri riflettori sul tema ambientale, portando al vaglio delle proprie scelte questioni che prevedano la mobiltà sostenibile come risposta. A dimostrazione di ciò vi è il fatto che anche i maggiori brand si sono posti l’obiettivo di raggiungere, nei prossimi anni, la neutralità ambientale attuando cambiamenti radicali.

Se è vero che questa direzione è stata in un certo senso imposta dalle normative europee e internazionali, le quali prevedono diverse restrizioni nei prossimi anni in merito ai parametri inquinanti, è anche vero che, la recente pandemia globale ha spostato l’ago della bilancia verso la necessità condivisa di trovare soluzioni diverse da quelle attuate fino ad oggi. A ricoprire un ruolo da protagonista nel settore sarà, sicuramente, il comparto elettrico.

La risposta, secondo gli  operatori del settore, dovrà confluire nella “verticalità”, ovvero nel rendere possibile per il guidatore vivere un’esperienza che colleghi tutte le proprie necessità in maniera semplice e a “portata di mano”, proprio come uno smartphone, però in auto. Configurare il proprio veicolo diventerà infatti la prassi, in maniera tale che gli utenti non acquisteranno più semplicemente un’auto, ma “la propria auto”. Altro fattore importante, oltre a quello dell’automazione che prevede la possibilità di supporto nella guida pratica, sarà quello della connessione. In futuro, prevedono gli esperti, il veicolo sarà completamente integrato all’interno dell’ecosistema digitale. I vantaggi potrebbero essere molteplici, soprattutto per quanto riguarda il piano dei consumi e dunque sull’impatto ambientale. La comunicazione immediata e automatica faciliterà il guidatore, per esempio, nella ricerca dei parcheggi, con una concezione smart del veicolo, che ridurrà notevolmente sprechi di carburante, emissioni e anche tempo. Altri vantaggi riguarderanno il mercato dell’usato: le informazioni sull’utilizzo passato di un veicolo e sul suo stato meccanico saranno infatti immediate e dettagliate, offrendo maggiori garanzie all’acquirente.

Il cambiamento, che secondo gli esperti non sarà immediato, prevedrà  diverse fasi di attuazione. Per avviare questo processo e trovare risposta alla domanda che riguarda il futuro dell’automotive, i mercati, da qualche anno, stanno infatti puntando alla personalizzazione dell’esperienza del cliente. Le strategie, secondo gli esperti, saranno infatti tarate in maniera verticale sulla persona con l’obiettivo di integrare anche le auto al concetto di smart. Il futuro, stando a quanto dichiarato dagli stessi, prevede infatti una guida che sia autonoma, automatizzata, connessa, personalizzata ed elettrificata.

Il futuro, insomma, mette al centro l’elettrificazione, intesa non solo per quanto concerne, nello specifico, le vetture elettriche, ma anche per quanto riguarda la concezione dei veicoli in sé, che dovranno superare il concetto stesso di “meccanica” rendendo l’esperienza del guidatore adatta alle esigenze personali specifiche di ogni individuo. Secondo gli esperti, questa potrebbe essere la chiave per compiere passi importanti verso una cultura condivisa della mobilità sostenibile, oltre che una soluzione immediata alla costruzione comune di un futuro ottimale per il settore dell’industria automobilistica.

 

 

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