A seguito della realizzazione della Targa di Puglia, l’automobilismo pugliese ebbe, a causa di instabilità interne, un periodo di stasi, ma ha continuato a dare il proprio contributo organizzativo in occasione del passaggio nella regione di varie gare nazionali, come il Giro d’Italia e i Circuiti del Sud, nei quali ebbero grande risalto i piloti locali Bettino Siciliani e Francesco Apruzzi. Una vera e propria ripresa si ebbe nel 1935, sotto la nuova presidenza dell’Auto Club barese di Orfeo Russi, dinamico organizzatore che era affiancato da giovani consiglieri e dalla attivissima sezione motoristica degli universitari baresi, a cui appartenevano i migliori piloti del momento.
Tacqua così, a luglio del 1935, la gara di regolarità Bari-Taranto, a cui parteciparono oltre 50 concorrenti e che vide vittorioso al traguardo il tarantino Vincenzo Gigante, dopo una fitta contesa con il barese Rizzo e sua moglie Anna Spagnoletti Zeuli. Seguirono, nel 1937, la gara di regolarità Bari-Salerno, che vide vittorioso al traguardo il neofita Ermellino Gambardella, dopo che i migliori erano stati bloccati ad un passaggio a livello chiuso, che trasformò gli ultimi 30 chilometri di gara in una prova di velocità.
A gennaio del 1939 l’Auto Club Bari organizzò la sua prima manifestazione auto-sciatoria, con una gara di regolarità da Altamura a Potenza e una di sci a Pignola. Tuttavia, una forte nevicata bloccò vetture ed equipaggi per circa 10 ore al passo di Tolve, fiché non giunsero i mezzi di soccorso. La gara fu, così, annullata.
Nel frattempo, assistendo e partecipanti alle tante gare nazionali, i piloti pugliesi mordevano il freno auspicando una gara regionale di velocità pura. L’occasione arrivò nel 1939, quando la sede centrale del RACI (allora Reale Automobile Circolo d’Italia) e la FASI – Federazione Automobilistica Sportiva Italiana, affidarono all’Auto Club Bari l’organizzazione della gara eliminatoria della II Zona (Puglia, Lucania, Calabria) del Volante d’Argento, prova di velocità in circuito per le vetture nazionali turismo di serie maggiormente diffuse. Fu scelto il percorso Monopoli-Castellana-Conversano-Polignano-Monopoli, per un totale di circa 42 chilometri di gara su strade chiuse al traffico, con partenza e arrivo nella nuova circonvallazione di Monopoli, ove furono installati tribune e servizi. Fu perciò chiamato 1^ Circuito Monopoli, quasi a voler anticipare la classica gara in salita, nata in seguito, nel 1959 e tutt’ora validamente in lizza.
(Foto tratta dal volume “50 anni di automobilismo sportivo in Puglia” di Aci, a cura di Luigi Amati)