Mobilità, dalla guida autonoma ai veicoli connessi: Aci protagonista in Europa per favorire l’innovazione

Monitorare l’accettazione e il livello di conoscenza di tecnologie come guida autonoma e guida connessa. Sono due degli obiettivi portati avanti da Aci, all’interno del progetto europeo PAsCal.

Guida senza conducente, veicoli e strade connesse. Argomenti ai quali non si può non pensare immaginando un futuro ben lontano da quello attuale che, invece, diventa sempre più parte del nuovo modo di concepire la mobilità. Secondo gli esperti, il tema della sicurezza non può prescindere da quello dell’elettrificazione dei veicoli e delle reti stradali poiché, hanno sottolineato diversi rappresentati del settore dell’automotive “Con maggiore connessione tra veicoli e strade urbane ed extraurbane vi è anche maggiore possibilità di monitoraggio”. L’inevitabile conseguenza dell’elettrificazione di strade e veicoli è, indubbiamente, quella della guida autonoma. L’idea però di un’automobile sprovvista di conducente, accompagnata anche all’inconsapevolezza di come realmente funzioni questa tecnologia non mette a proprio agio gli automobilisti, ancorati alla concezione tradizionale di mobilità.

Da qui l’idea di dare vita a PAsCal, un progetto europeo, ideato grazie ai finanziamenti del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020, che ha come obiettivo primario proprio quello di avvicinare le persone a queste nuove tecnologie rendendo sempre più accessibile la conoscenza di queste ultime. Il fine ultimo è, indubbiamente, quello di favorire un tema che non solo porterà ad un rinnovamento della mobilità tradizionale, ma alzerà la soglia di attenzione anche in merito alla sicurezza stradale, argomento, inoltre, alla base delle attività di Aci.

Protagonisti del progetto, insieme all’Automobile Club Italia, altri 12 importanti partner europei, tra questi il Luxembourg Institute of Science and Technology (coordinatore), l’Università di Mannheim, l’Università di Leeds, l’Università di Liverpool, l’Università di Bourgogne Franche-Comté, il RED Driving School, l’European Blind Union, l’Etelätär Innovation, l’Inetum, E-Bus Competence Center e LuxMobility. L’intento dei partner è dunque, quello di  dare una spinta alla diffusione dei nuovi veicoli connessi e automatizzati, permettendo, inoltre, di valutare anche le tipologie di formazione che porteranno i conducenti e i passeggeri ad utilizzare veicoli senza conducente.

Il progetto vedrà la sua conclusione nella realizzazione della Guide2Autonomy (ovvero indicazioni e raccomandazioni per decision-maker e stakeholder). Si tratta, in particolare, di cento raccomandazioni di carattere tecnico, politico, giuridico ed economico rivolte a tutti gli stakeholder che faciliteranno ed orienteranno le scelte strategiche sui futuri sistemi di mobilità a livello internazionale, nazionale e locale nel tentativo di favorire i CAV ( Connected and Autnomous Vehicles). Il tutto avrà una durata di circa tre anni, nell’arco dei quali, il progetto, effettuerà  sondaggi in quattro paesi con simulazioni e  test pratici  utili per misurare la percezione che i consumatori hanno nei confronti delle tecnologie in questione e, infine, favorirne l’accettazione e stilare le regole basilari per un’armonica penetrazione delle nuove tecnologie nel complesso contesto della  mobilità quotidiana.

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