Turismo, la Puglia si avvia a un biennio di recupero: i dati incoraggianti del comparto

Foto: Borderline24

La pandemia sembra non scoraggiare, anche per l’estate 2021, il turismo pugliese. A rivelarlo solo i dati emersi dal ciclo di webinar rivolti agli operatori del settore turistico del sud Italia organizzati da Intesa San Paolo e Srm – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno. Le previsioni illustrate nel corso dei lavori hanno evidenziato una rilevante contrazione della domanda turistica nella regione, ma anche prospettive che lasciano ben sperare in un biennio in recupero. Ciò, nonostante la profonda trasformazione della domanda, per cui, sia nel breve che nel medio-lungo periodo, il settore turistico dovrà adeguare la propria offerta.

I lavori sono partiti dall’illustrare il quadro relativo alla contrazione della domanda turistica in Puglia nello scorso anno, per cui si è registrato un -43,2% del fatturato per il comparto. In questo contesto emerge un calo più contenuto delle presenze turistiche italiane (-34,2%) rispetto a quelle straniere (circa -70%) e, nel complesso, si stima che nel 2020 la crisi abbia tagliato il 43,2% del valore della spesa turistica registrata nel 2019 e il 47% del fatturato delle imprese del settore “core” della filiera turistica, con un impatto negativo sul Pil regionale pari a -0,66% (Italia -1,48%).

In questo quadro, il contesto macro-economico si prevede in miglioramento: dai tre scenari elaborati da Srm, che si distinguono per la velocità della ripresa, emerge una crescita della domanda turistica in Puglia con valori tra 9,6, 11,8 e 13,4 milioni di presenze, rappresentando rispettivamente il 62,3%, il 76,3% e l’86,6% del potenziale espresso nel 2019. In particolare, si prevede una ripresa più veloce del turismo domestico rispetto a quello internazionale. In termini di valore aggiunto, si stima che nella regione la ripresa della domanda turistica possa far recuperare tra i 59 e i 317 milioni di euro a seconda delle tre ipotesi considerate.

Le prospettive per l’immediato futuro lasciano ben sperare in un biennio in recupero, dunque, e questo come conseguenza di una serie di fattori positivi, tra cui il graduale rientro dell’emergenza sanitaria, anche grazie alla campagna vaccinale in corso. Tra le priorità da affrontare per le imprese del settore c’è quella di adeguare le strutture ai protocolli sanitari, con particolare attenzione alla salubrità degli ambienti. Per riconquistare il turismo internazionale sarà necessario puntare su politiche di marketing forti e coordinate, orientate sia agli aspetti digitali che a quelli sostenibili, su una riqualificazione dell’offerta di prodotti e servizi, per valorizzare al massimo la fascia medio-alta della domanda nazionale e straniera.

 

Leggi il precedente

Ambiente, oggi “M’illumino di meno”. La giornata degli stili sostenibili e del risparmio energetico

Leggi il successivo

Multe “notturne” a Bari, il sindaco: “Polizia locale interviene su segnalazione”

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *