Turismo, storia, arte e mare cristallino: ecco Otranto, la città più a Oriente d’Italia

Un viaggio tra storia, cultura, arte e mare cristallino. E’ quanto è possibile vedere immergendosi tra le vie della città di Otranto, che, situata sulla costa adriatica della penisola salentina, è la città più a Oriente d’Italia.  Non cela il suo fascino questo borgo marittimo diviso tra nuovo e antico, ricco di vie, botteghe e case bianche che riflettono i colori del mare caratterizzandone i tratti, il cui estremo punto orientale è il campo omonimo (chiamato anche Punta Palascià) situato a Sud del centro abitato, dove ci si troverà esattamente nel punto geografico più a est della penisola.

La storia di Otranto la si scopre percorrendola e immergendosi senza paura in ogni vicolo, caratterizzato da colori vividi e lucenti nelle ore mattutine e pomeridiane e soffuse e romantiche nelle ore serali e notturne. Diverse le civiltà che hanno mosso i loro passi in questo luogo, tra queste quelle greche-messapiche e romane, poi bizantine e infine, molto più tardi, aragonesi. Tutte vivono ancora tra le vie che, a tratti, sembrano quasi intatte e immerse in un tempo lontano dal presente. Lo racconta bene l’imponenza del castello e della cattedrale normanna, ma non solo. Il suo borgo antico, riconosciuto nel 2010 Patrimonio Culturale dell’Unesco, quale Sito Messaggero di Pace, è un affascinante percorso tra arte, storia e cultura.

Otranto, va specificato, è anche sede arcivescovile ed è inoltre un rilevante centro turistico. Ha dato il suo nome al Canale di Otranto (che separa l’Italia dall’Albania) e alla Terra d’Otranto (antica circoscrizione del Regno di Napoli). Ogni anno questa città si riempie di turisti pronti a popolarla e ad apprezzarne le bellezze, tra queste, come già detto, il Castello Aragonese, prezioso simbolo del periodo medievale, ma non solo. Tra i luoghi da visitare non può mancare Torre Matta. E’ situata nella parte del bastione e si affaccia sul mare, precisamente sul lato sud della cortina. Da lì è possibile non solo ammirare il mare, ma anche “contare” letteralmente le barche presenti sul porto.

Altra tappa imperdibile è la Chiesa di Santa Maria dei Martiri, edificata a partire dal 1614 al posto di una struttura preesistente voluta da Alfonso d’Aragona. Questa chiesa nacque in memoria del terribile massacro dei cittadini otrantini, ottocento per l’esattezza, che ebbe luogo in città. Lo stile è rinascimentale, ma gli altari sono barocchi e, inoltre, tra i dipinti, è possibile ammirare un grande quadro di Lavinio Zoppo, dove attraverso le immagini viene raffigurata la Strage di Otranto. Tra le altre tappe non si possono non citare la Chiesa di San Pietro, situata nel cuore del centro storico e le Grotte di San Giovanni.

Ma non solo, lungo le vie del borgo sarà possibile immergersi nelle affascinanti botteghe, tra queste moltissime ricche di prodotti artigianali che narrano l’identità del luogo. Ma Otranto non finisce qui, ci sono infatti moltissime librerie nascoste nei vicoli e, inoltre, ristoranti, trattorie e pub dove sarà possibile gustare prodotti e bevande locali. Insomma, si tratta di una città tutta da scoprire che, di volta in volta, è capace di offrire scorci nuovi, a seconda delle strade che si sceglie di percorrere e delle prospettive che queste ultime offrono.

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