Sulle propaggini meridionali della Murgia, al confine tra le province di Taranto, Brindisi e di Bari, sorge Martina Franca, meravigliosa cittadina agricola famosa per la sua architettura barocca. La città fu fondata nel X secolo, quando alcuni cittadini scampati alla devastazione saracena di Taranto, costruirono un villaggio sul Monte S. Martino, una pendenza elevata che giace sulle colline della Murgia. Da Allora, Martina Franca è divenuta famosa in tutta Italia per il suo stile barocco e per i suoi meravigliosi palazzi come il Panelli, il Blasi e il Motolese, arricchiti da logge decorate in ferro battuto.
La Basilica di San Martino è dedicata al Santo Patrono, San Martino di Tours. Fu eretta nella seconda metà del XVIII secolo, per iniziativa dell’arciprete Isidoro Chirulli. È una chiesa di stile rococò con una bella facciata ed un portale decorato da una scultura in alto rilievo di San Martino ed il povero. L’interno ospita alcuni ricchi e colorati altari marmorei. Durante il Medioevo, il Palazzo dell’Università era sede del parlamento locale, costituito da un insieme di cittadini, con parità di diritti e senza distinzioni sociali, che si riunivano per parlare ed affrontare i problemi di interesse comune. Era una fondamentale istituzione politica che Ferdinando d’Aragona, re di Napoli, concesse a Martina per garantire una giusta amministrazione delle risorse della città.
Da vedere, durante la passeggiata lungo le vie di Martina Franca è certamente La Torre Civica, costruita nel 1734: si tratta di una torre a pianta quadrata su quattro livelli, ognuno con caratteristiche architettoniche e decorative diverse. Il primo livello ha, agli angoli, colonne rotondeggianti e, sulla facciata, una meridiana. Sul secondo livello si trovano una coppia di paraste con al centro un balconcino con timpano spezzato e curvo. Sul terzo livello si trova un orologio di forma rotonda e, sull’ultimo piano, la torretta con quattro archi ai lati. Bellissima, poi, Piazza Maria Immacolata, nota come “i Portici”, costituita da un largo spazio semiellittico di stile neoclassico con una struttura semicircolare, contraddistinta da un susseguirsi di tredici arcate.
Nella visita di Martina Franca non può mancare una tappa al Palazzo Ducale, che fu fatto costruire da Petracone V Caracciolo nel 1668, sul sito dove sorgeva un antico castello medievale costruito, nel 1388, da Raimondo Orsini del Balzo, principe di Taranto e conte di Lecce e di Martina. Il progetto del palazzo fu opera dall’architetto Giovanni Andrea Carducci e avallato da Gianlorenzo Bernini. Il Palazzo Ducale è oggi la sede del municipio di Martina Franca e della Biblioteca Comunale. All’interno di trovano delle sale riccamente decorate, visitabili e, durante l’anno, sede di numerose mostre ed eventi.
Tra i palazzi barocchi più suggestivi e assolutamente da non perdere, il Palazzo Recupero, realizzato tra la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX secolo: è diviso, orizzontalmente, in tre livelli separati da marcapiani con cornici sporgenti e, verticalmente, da paraste in pietra. I balconi al piano superiore sono elaborati e artisticamente molto interessanti. Palazzo Fanelli, poi, fu costruito nel 1748 da Ambrogio Fanelli, soprintendente dei lavori di Palazzo Ducale. È un palazzo dallo stile sobrio, con un cornicione marcapiano che lo divide per lungo e con delle paraste con capitelli. E ancora, Palazzo Ancona è un palazzo del XVIII secolo caratterizzato da un portale con due colonne riccamente elaborate e con, al di sopra, un balcone in ferro battuto. Sulla chiave di volta si trova, inserito in una conchiglia, un mascherone apotropaico.
Bellissima a Martina Franca anche la Chiesa di San Domenico, che fu eretta tra il 1746 e il 1750, su una preesistente costruzione romanica, dedicata a San Pietro. I lavori di costruzione della chiesa furono attuati da Calmerio del Vecchio e Michele Cito. Del Vecchio adottò molti dei canoni tipici del barocco leccese nella costruzione di questa chiesa. La chiesa è ornata da una ricca facciata barocca e contiene la bellissima “Madonna del Rosario”.