Piste ciclabili a singhiozzo, troppo traffico e assenza di sicurezza per i ciclisti. E’ la situazione che vivono quotidianamente i ciclisti di Milano, tra le città più trafficate in Italia. Il disegno di quello che accade in città è stato presentato all’interno di una ricerca-iniziativa condotta dal Politecnico e promossa sa Assobici-Confesercenti.
Lo scenario del report, dal titolo C Ciclopolis 2021, è simile a quello di tante altre città (tra queste anche Bari). Quello che emerge è che, di fatto, è molta la strada da percorrere ancora per far diventare le metropoli a misura di ciclisti. Milano, in particolare, stando a quanto emerso dallo studio, è una città in cui gli abitanti sono da sempre molto legati alle due ruote. Lo dimostrano i tanti negozi presenti nelle diverse zone, ma anche le associazioni e le attività sportive dedicate al ciclismo.
“Le attività che abbiamo censito – ha spiegato Edoardo Guerzoni, coordinatore dello studio e ricercatore del Politecnico – hanno in media 16 anni di età, a testimonianza del fatto che la bici a Milano è una realtà radicata nel tempo. In questo network ci sono circa 750 associati e 420 addetti ai lavori”. Ed è con loro che la città interagisce: “Abbiamo contato quasi 8.800 persone che ogni settimana entrano in contatto con la rete che abbiamo tracciato: per acquistare una bici, per aggiustarla, per partecipare ad un evento aggregativo, per chiedere informazioni” – ha concluso.
A questi dati positivi però fanno da contraltare diverse problematiche che non rendono, ancora oggi, nonostante il “volume d’affari di 21milioni di euro l’anno”, ancora bike-friendly. Per questa ragione i ciclisti, hanno effettuato alcune proposte. Tra queste, partire da un monitoraggio degli ostacoli dell’utilizzo della bici in città, ma anche offrire maggiore sicurezza alla rete delle piste ciclabili, incentivare con premi e concorsi chi sceglie di andare a lavorare o fare compere in bici e, inoltre, informare i cittadini coinvolgendo anche influencer, scuole guida, scuole, aumentando rastrellirie e scongiurando anche i furti (all’ordine del giorno). Tra le alatre proposte spicca anche quella di trasformare tutta Milano in una grande zona 30, con weekend sempre car free e un aumento delle tariffe di alcune aree, come l’Area C, incentivando infine l’acquisto e il noleggio delle bici attraverso attività cuclturali come ciclo-tour.
Tutte queste proposte saranno sottoposta ai candidati sindaco attraverso una serie di domande confezionate assieme alle richieste di alcuni cittadini. L’obiettivo è rendere il capoluogo lombardo un esempio da seguire anche per tutte le altre città affinché possano intraprendere la strada della mobilità sostenibile, ma anche della salute, strettamente collegata sia alla conversione ecologica, sia all’utilizzo di mezzi come le biciclette.