Scuola di educazione stradale con Aci, al Marconi-Margherita Hack si diventa esperti di sicurezza

cinture di sicurezza

Sensibilizzare all’educazione stradale, non solo in qualità di utenti della strada, ma anche in qualità di cittadini. È l’obiettivo dei percorsi che Aci sta portando nelle scuole, l’ultimo all’Iss Marconi-Margherita Hack di Bari dove gli alunni hanno sviscerato il tema della sicurezza stradale, in particolar modo della guida sotto effetto di alcol e droghe.

Sono stati, in particolare, 80 gli studenti che hanno partecipato al modulo in presenza lo scorso 1 marzo, prendendo parte a due tranche di incontri, il primo dalle 8.30 alle 10.30, il secondo dalle 11 alle 13. A raccontarci come è andata è stata l’insegnante Angela Lapelosa che ha voluto sottolineare l’entusiasmo per l’esperienza vissuta soprattutto per via del fatto che molti dei ragazzi che hanno preso parte agli incontri, utilizzano già oggi mezzi come scooter o monopattini elettrici ed è importante, dunque “insegnare loro sin da subito le regole per stare in strada”.

“All’incontro – ha specificato – hanno partecipato due classi di quarta. Negli anni passati abbiamo fatto fare questi incontri ai ragazzi di seconda, ma visto che molti ragazzi delle classi terminali spesso sono già utenti della strada, abbiamo pensato fosse necessario dar loro le nozioni e gli strumenti per poterlo fare in sicurezza. I ragazzi di quarta sono vicini alla patente ed è importante rafforzare in loro il concetto di sicurezza stradale sensibilizzando a temi importanti come l’alcool, le droghe e la prevenzione in tal senso. Grazie ad Aci questo è stato possibile, i ragazzi hanno risposto bene” – ha aggiunto.

“C’è stata molta partecipazione da parte degli alunni – ha proseguito – questo ci rende felici. Esperienze di questo tipo sono utili per far nascere in loro l’interesse e per responsabilizzarli, creare dibattito e incuriosirli tramite metodi specifici. I collaboratori Aci hanno mostrato dei video che hanno suscitato molto interesse. Sappiamo bene che questi video creano delle reazioni, in questo modo è possibile creare una vera e propria onda sonora che si amplifica. È stato bello vedere i ragazzi condividere con gli altri compagni, anche più piccoli, le nozioni apprese. È un aspetto fondamentale perché di questi temi non se ne parla mai abbastanza e creare dialogo tra i giovani in merito è importate. Il percorso proseguirà sicuramente, è un metodo efficace e utile per suscitare in loro interesse, ma anche per farli ragionare e permettere loro non solo di sensibilizzare al tema ma anche di avere maggiore sensibilità per vivere, con più attenzione, la strada” – ha concluso.

Foto repertorio

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