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Si avvicina il ritorno degli incentivi per l’acquisto di una vettura elettrica, anche se per potervi accedere sarà necessario ancora un po’ di tempo. E’ stato infatti pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto 8 agosto 2025 sugli incentivi per l’acquisto di auto elettriche così come previsto dalla rimodulazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). La norma che questa volta è riservata a fasce ben precise di cittadinanza: è composta da 17 articoli e prevede fino a 11 mila euro a fondo perduto per l’acquisto di un’auto elettrica per i cittadini (con un limite a 40 mila euro di Isee) e fino a 20mila euro per le microimprese per l’acquisto di veicoli commerciali.
Si attende ora la data di avvio della piattaforma di Sogei attraverso la quale si potrà accedere agli incentivi. La partenza, ha spiegato nei giorni scorsi il ministro dell’Ambiente e dello Sviluppo energetico Gilberto Pichetto Fratin è subordinata alla definizione dei percorsi di pendolarismo delle grandi aree, che è uno dei criteri ai quali l’agevolazione è legata. L’intervento è riservato a persone fisiche e microimprese con residenza o sede legale nelle aree urbane funzionali (città oltre i 50.000 abitanti e area di pendolarismo). L’Istat però sta rivedendo la definizione dei percorsi di pendolarismo delle grandi aree ed il governo deve decidere a breve se procedere con le mappe attuali, che risalgono ad una decina di anni fa, oppure se attendere le nuove elaborazioni dell’Istat.
L’iniziativa, finanziata con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza mette a disposizione 597 milioni di euro. Si tratta di fondi precedentemente orientati sulla rete di ricarica elettrica. L’obiettivo è favorire il rinnovo del parco circolante con veicoli a zero emissioni, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento urbano e al miglioramento della qualità dell’aria. Per accedere al contributo, sarà necessario rottamare un veicolo termico fino a Euro 5. Ma, attenzione: con una norma anti furbi, il decreto prevede che chi accede agli incentivi deve risultare primo intestatario della vettura da rottamare da almeno sei mesi. L’insieme delle limitazioni del decreto non piacciono ai consumatori con Codacons che critica i nuovi requisiti come quello della residenza in una zona urbana funzionale o Fua (Functional Urban Area) una barriera che già esclude, sostengono, quasi la metà della cittadinanza.