Dal paesaggio mozzafiato agli scorci nascosti che rendono lo scenario un vero e proprio museo a cielo aperto. Siamo a Civitacampomarano, in Molise, in particolare in un piccolissimo borgo situato a circa 40 chilometri da Campobasso. Un luogo sospeso nel tempo dove gli abitanti, circa 400 che hanno scelto di continuare a popolarlo, mantengono ancora intatta memoria e tradizioni, ma soprattutto, contribuiscono a rendere suggestivo un borgo ricco di storia, arte e cultura. Questo borgo, che condivide con tanti altri borghi italiani lo stigma dello spopolamento, è, di fatto, “il borgo dei murales”.
Passeggiando lungo le vie, un tempo piene di vita, sarà possibile imbattersi in murales bellissimi capaci di “ripopolare” le mura delle case vecchie, ormai abbandonate, e dei vecchi edifici. Con il tempo, questo borgo, quasi dimenticato, è diventato un museo capace di attirare moltissimi turisti, tra questi soprattutto gli appassionati della street art. Qui, arte, colori e storia convivono in totale simbiosi: una realtà che è divenuta possibile dal 2014 in poi, anno in cui, una street artist romana, Alice Pasquini, ha scelto di colorare il borgo, ridando letteralmente vita. Da qui, sono nate poi diverse occasioni, tra queste la prima edizione del Cvtà, un festival dedicato proprio ai graffiti.
Dal 2016 in poi così il borgo si è riempito di moltissime opere dipinte da diversi artisti italiani, ma anche stranieri che hanno lasciato la propria firma, sotto forma di immagine, ridando vita a un luogo che rischiava lentamente di finire nell’oblio. Il consiglio, è quello di perdersi tra i vicoli, restando almeno due giorni, magari familiarizzando con la gente del luogo, capace di offrire sprazzi di storia, folklore e pillole di cultura del luogo.