Ha soli 33 anni, ma da più di cinque gestisce, da sola, l’autoscuola Drivers di Barletta. Figlia e sorella d’arte, Luciana Corvasce ci racconta la passione per la sua attività.
Una donna, giovane, alla guida di un’autoscuola: come è nata questa passione?
Sono figlia d’arte e credo che questo mi abbia forgiata. Mio padre Vincenzo ha fatto il mio stesso mestiere fin da giovanissimo e per più di quarant’anni. Così, io e i miei fratelli siamo cresciuti nutrendo la stessa passione per questo ambito. Poi, all’età di 21 anni, mentre ero studentessa universitaria e davo un supporto all’attività di mio padre, ho capito che questo sarebbe stato il lavoro della mia vita. Ho lasciato gli studi e, da allora, l’autoscuola è diventata la mia strada. Anche i miei fratelli hanno fatto la stessa scelta e oggi gestiscono altre scuole guida che sono indipendenti ma collegate tra loro.
Chi si occupa della formazione dei vostri ragazzi?
Me ne occupo io, personalmente. Mi piace molto tenere le lezioni ed essere sempre a contatto con i più giovani, per dar loro il giusto indirizzo e i consigli più adatti ad approcciarsi alla guida dell’automobile in modo sicuro. Mio padre, invece, mi supporta con le guide.
Quando l’ingresso nel mondo Aci e nel circuito delle autoscuole Ready2Go?
È avvenuto contestualmente all’avvio della mia attività, cinque anni fa. Dopo anni di gavetta nelle scuole guida di famiglia, il mio percorso da sola è iniziato già con al fianco un marchio così importante e all’interno di un contesto fortemente orientato alla formazione e alla guida sicura, come quello di Ready2Go. Credo fermamente nell’importanza dei percorsi di formazione alla guida sicura che il network offre ai nostri neopatentati: è molto utile perché, oltre alle basi teoriche che noi stessi forniamo, pone i giovani di fronte alla concretezza del rischio, fa capire loro che, nella vita reale, sulla strada, può accadere davvero qualsiasi cosa e dobbiamo essere tutti allenati alla prudenza e preparati alla gestione del pericolo.
Oggi, in tempi di pandemia, come gestite la formazione dei ragazzi?
Con il Covid19 abbiamo dovuto rivedere gli spazi dedicati alle lezioni e anche le procedure: se prima potevamo tenere i corsi con le aule piene, oggi la capienza massima è di 20 persone, opportunamente distanziate tra loro. Anche la parte pratica è cambiata, con le guide organizzate per singoli appuntamenti e con l’obbligo di mascherina all’interno dell’automobile.
Quali attività svolgete sul territorio sul tema della sicurezza stradale?
In passato abbiamo partecipato con molto interesse a giornate dedicate alla sensibilizzazione alla sicurezza stradale rivolte ai ragazzi delle scuole superiori e organizzate proprio dall’Aci Bari-Bat. Poi, durante i mesi estivi, con la collaborazione del Comune di Barletta, proponiamo mini-corsi all’aperto, su strade o piazze centrali della città: in queste occasioni facciamo provare ai giovani la frenata sul bagnato, lo slalom e spieghiamo loro qualche dettaglio tecnico dell’automobile, come l’importanza degli pneumatici e del cambio gomme.