Gravina in Puglia è uno dei comuni della provincia Barese più ricco di storia, come testimoniano i ritrovamenti archeologici risalenti addirittura al VII secolo a.C. Il territorio, che si trova a 56 chilometri da Bari e a 30 da Matera, ai margini della Peucetia, nei secoli ha subito infatti prima l’influsso della Magna Grecia, poi l’occupazione dei Romani. È stata inoltre facile preda dei visigoti e dei Vandali nel V secolo d.C. in quanto stazione di rifornimento sulla via Appia.
Passaggi di dominio che comportarono, di volta in volta, la distruzione dei centri abitati e la fuga della popolazione nella depressione della zona, o burrone: la gravina appunto. È qui che, alle grotte già esistenti in natura, sono state aggiunti nuovi scavi adibiti ad abitazioni. La civiltà nata nella gravina, dunque, è stata di tipo “rupestre” e vide fiorire numerose chiese scavate nel tufo.
Dopo un ulteriore dominio dell’area da parte di Bizantini, Longobardi e Saraceni, gli abitanti si sono man mano spostati sul fianco destro del burrone e qui, con l’avvento dei Normanni prima e degli Svevi dopo, la città conobbe uno dei periodi di massima prosperità, persa in parte con l’arrivo degli Angioini. Con l’arrivo degli aragonesi, Gravina, contea dal tempo di Umfrido di Altavilla (secolo XI), fu affidata a Francesco Orsini, senatore romano. Si era agli inizi del XV secolo, e da quel momento la città divenne fiorente e si arricchì di monumenti di gran pregio. Con la partenza degli Orsini (inizio ottocento) perdette il primato che l’aveva contraddistinta nella storia della Puglia.
Gravina, oggi, offre ai visitatori uno scenario straordinario nei suoi esotici e misteriosi paesaggi e la visione di opere d’arte di indiscutibile pregio: piazze, chiese, musei e biblioteche. Eppure il vero tesoro di questo territorio è la parte sotterranea: una Gravina altrettanto suggestiva dove sembra che il tempo si sia fermato. Dalla valorizzazione di questo patrimonio storico-culturale nasce l’Associazione Gravina Sotterranea che ha portato alla luce uno spazio sconosciuto che rivela cunicoli ricchi di storia.
L’Associazione organizza escursioni guidate non solo nella città nascosta, ma anche nelle chiese rupestri, nelle cantine simboli, comunque, di una civiltà sotterranea, oltre che organizzare eventi e manifestazioni culturali per far emergere, ancora una volta, dal buio dei sotterranei le meraviglie nascoste di questa fantastica ed eterna città.
Gravina Sotterranea è così una tappa obbligata per chi decide di visitare la città morgiana. Lo spettacolare reticolo sotterraneo che si snoda dei meandri cittadini è un patrimonio raro se non unico nel suo genere. Queste opere di grande ingegneria civile sono state lasciate in abbandono per molto tempo fino a quando sono state recuperate e date a nuova vita dall’omonima associazione. Il percorso più completo che si può effettuare dura circa 1 ora e mezza e comprende diversi siti sotterranei che spesso non sono comunicanti tra di loro, ma, per chi lo desiderasse è possibile effettuare un percorso anche di durata inferiore (tipo di 45 minuti) che comprende una parziale visita di tutto il percorso.