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Ulteriori rialzi, seppur lievi, del costo dei carburanti: i dati settimanali sul sito del Mite (Ministero della Transizione Ecologica) riportano un incremento per tutte le tipologie. Il prezzo della benzina in modalità self-service ha raggiunto 1,751 euro al litro (da 1,749 della scorsa settimana), mentre quello del gasolio è a 1,614 euro a litro (1,613 euro nella scorsa rilevazione). Il monitoraggio mostra un incremento anche per il Gpl, passato a 0,832 euro a litro (da 0,830 euro). Cifre record non più raggiunte dal 2014 quando la benzina toccò i 1,749 euro al litro e il GPL gli 0,844 euro.
“Gli aumenti dei beni energetici, luce, gas e carburanti, non solo hanno effetti diretti sulle tasche delle famiglie e sui costi delle imprese, ma hanno un effetto indiretto sul costo finale di tutti i prodotti, dal latte al pane, con conseguenze gravi per l’inflazione e la ripresa economica. Per questo il Governo deve intervenire prima del varo della manovra, riducendo le accise dei carburanti, dell’elettricità e del gas” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
I rincari dei carburanti comportano una maggiore spesa a famiglia di 430 euro annui. Lo sottolinea in una nota il Codacons, secondo cui da inizio anno la benzina ha subito un rincaro alla pompa del +21,1%, il gasolio del 21,8%, con una maggiore spesa per un pieno pari a +15,2 euro per un’auto a benzina, +14,4 euro per una vettura diesel.