Mobilità, l’auto elettrica nei programmi di scuola guida per favorire l’ecosostenibilità. La proposta

Foto motori.money

L’auto elettrica, giorno dopo giorno, si fa sempre più spazio tra le scelte dei cittadini che, molte volte, la preferiscono all’auto tradizionale. Un tema centrale, più volte dibattuto che però accende i riflettori su un’altra questione è: come e dove imparare a guidare l’auto elettrica?. Dall’accelerazione bruciante, alla ripresa notevole, fino a passare il rallentamento brusco, non appena il piede viene sollevato dall’acceleratore. Si tratta solo di acune delle sensazioni che, un’autista che guida per la prima volta una vettura elettrica, può trovarsi ad affrontare.

Le auto elettriche, va specificato, hanno prestazioni differenti rispetto a quelle tradizionali. Spesso, secondo gli esperti si tratta di performance addirittura “straorinariamente notevoli e migliori”, rispetto a benzina e diesel. Per questo motivo, ma anche per il costante diffondersi della cultura relativa alle auto elettriche che sposta i riflettori anche sul tema ambientale, si fa sempre più forte la necessità di aggiungere alle lezioni nelle autoscuole, anche quelle teoriche e pratiche riguardanti le vetture elettriche. Si tratta, di fatto, di tecnologie completamente differenti rispetto a quelle tradizionali.

Ad oggi, sono poche le scuole guida che ritagliano uno spazio per dare opportunità all’insegnamento delle vetture elettriche. Solitamente, sono gli stessi insegnanti a chiedere agli allievi se preferiscono o meno effettuare guide con la propria auto, qualora sia elettrica. Ma l’esame, di fatto, resta quello tradizionale, così come i programmi. Sulla questione è intervenuto anche il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, sottolineando, in particolare, la necessità di favorire la diffusione dei veicoli ecosostenibili anche attraverrso azioni mirate che possano sensibilizzare al tema, come ad esempio l’inclusione dei veicoli elettrici nei programmi delle scuole guida. L’idea, in particolare, è quella di partire dagli istruttori italiani, formandoli ponendo al centro le tematiche riguardanti i temi ambientali, invogliandoli dunque a prendere in considerazione l’opportunità di un cambio di rotta. “Sono convinto che un’adeguata formazione degli istruttori delle scuole guida italiane in materia di elettrificazione della mobilità e di veicoli elettrici costituirà una scelta vincente per formare le nuove generazioni alla mobilità sostenibile” – ha commentato Giovannini. Dello stesso avviso è Emilio Patella, segretario nazionale autoscuole Unasca.

“Dobbiamo contribuire tutti insieme a un cambio di mentalità per fermare il cambiamento climatico in corso. Oltre allo sforzo della ricerca e dei costruttori, occorre l’impegno per mutare i programmi di esame per conseguire la patente e la mentalità dei nuovi conducenti” – ha commentato, specificando inoltre che è importante anche far abituare gli altri utenti della strada alla presenza delle auto elettriche. Queste ultime infatti, rispetto alle auto tradizionali, sono molto più silenziose e richiedono inoltre maggiore utilizzo degli occhi e attenzione al rotolamento degli pneumatici sull’asfalto. Fattori che, rendono ancora più imminente, la necessità di portare le vetture elettriche nei programmi di insegnamento delle scuole guida italiane.

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One Comment

  • Incoraggiante leggere articoli come questo in cui si mette in luce la necessità d’incentivare e promuovere l’uso e la vendita di auto elettriche in ambiti complementari come le scuole guida. Educare i giovani ad un rispetto per l’ambiente anche in questo settore è fondamentale e sarebbe ancora più incoraggiante se i giovani ricevessero un aiuto concreto per l’acquisto di auto elettriche, visto il costo ancora elevato per molti.

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