Mobilità, infrastrutture, sostenibilità e sviluppo del territorio e della nazione. Sono i temi su cui si è snodato il convegno organizzato dall’Aci Bari Bat tenutosi in mattinata all’Ex Palazzo delle Poste dal titolo “Infrastrutture e mobilità sostenibili”. Un momento di ascolto, ma soprattutto confronto tra le diverse personalità che si sono susseguite nel corso dell’evento durante il quale sono emerse sia le diverse problematiche relative al tema, sia spunti preziosi per poter guardare al futuro, ma anche al presente, con la consapevolezza che il cambiamento parte proprio dal confronto e dalla creazione di reti capillari pronte a dibattere e a intervenire concretamente sull’argomento.
Diversi gli ospiti che hanno portato il proprio contributo in quella che è stata, di fatto, una vera e propria giornata di studio. Tra loro, il presidente dell’Associazione italiana per l’Ingegneria e il traffico dei trasporti, Stefano Zampino, intervenuto su “Sostenibilità e sicurezza stradale: pianificazione e scelte progettuali nell’attuale quadro normativo”, ma anche Sergio Stucchi del Centro ricerche Fiat Bari intervenuto su “Il futuro dei motori endotermici nella mobilità sostenibile”, Mauro Minenna del dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio che ha portato la sua esperienza su“Mobility as a service, fattore abilitante per la mobilità sostenibile delle città metropolitane”. Prima della tavola rotonda, momento molto atteso della mattinata, si è tenuto l’intervento del presidente onorario della commissione Traffico e circolazione, Nicola Chieco. Un momento prezioso in cui Chieco ha portato la sua testimonianza raccontando aneddoti del passato con uno sguardo rivolto al futuro.
Dopo la tavola rotonda, in cui si sono susseguiti gli interventi dei professori Sergio Camporeale e Giuseppe Carbone del Politecnico di Bari, Marco De Mitri, (Nier ingegneria) consulente, formatore e public speaker in mobilità e trasporti e il professore Gianfranco Viesti dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro, con le parole conclusive della professoressa Elisabetta Venezia, presidente della commissione Traffico e circolazione dell’Ac Bari Bat, si sono chiusi i lavori con la promessa di continuare a dare, anche nel piccolo, il proprio contributo per un cambiamento che sia continuo ed efficace. All’evento, inoltre, hanno preso parte anche Gerardo Capozza, segretario generale Aci, Francesco Ranieri, presidente Ac Bari, Maria Grazia De Renzo, direttrice dell’Ac Bari e infine l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bari, Giuseppe Galasso.
“Infrastrutture e mobilità sostenibile, sono argomenti fondamentali per lo sviluppo della nostra nazione – ha commentato Francesco Ranieri – infrastrutture che in alcune aree geografiche della nostra nazione non sono efficienti, questo comporta che per raggiungere il posto di lavoro molti italiani hanno necessità ancora di usare l’auto privata, quindi traffico veicolare eccessivo, inquinamento acustico e atmosferico. Auspichiamo che anche con i fondi straordinari del Pnrr vi sia un incremento e miglioramento delle infrastrutture al fine di una mobilità più sostenibile. Il passaggio alle auto elettriche avverrà entro il 2035, questo è l’obiettivo dell’Europa, purtroppo però nell’ultimo anno c’è stato un passo in avanti delle case costruttrici al fine di eliminare i motori endotermici che ha comportato un aumento dei costi. Fattore quest’ultimo che costringe i cittadini a sopportare spese insostenibili per comprare l’auto elettrica. Ad allontanare ancora di più i cittadini anche la scarsa autonomia di questi mezzi e la ricarica spesso lenta. L’Aci da tempo spinge il governo ad incrementare incentivi per l’acquisto di auto ecologiche, ma che possano davvero agevolare la situazione equiparando il prezzo delle auto con motore endotermico a quelle elettriche. Speriamo che accada presto” – ha concluso. Alle sue parole fanno eco quelle di Maria Grazia De Renzo, direttore Ac Bari Bat.
“Anche quest’anno la nostra commissione traffico e circolazione ha organizzato il convegno annuale che l’Aci Bari dedica alla mobilità. È una conclusione per la settimana dedicata alla mobilità sostenibile. Vogliamo dare il nostro contributo, sia a livello locale, sia a livello nazionale perché una mobilità sostenibile, ecologica, va finanziata, curata e seguita sui territori” – ha concluso. In tema territorio, prezioso anche l’intervento dell’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bari, Giuseppe Galasso che ha ricordato come la città sta cambiando proprio in tema di infrastrutture e mobilità.
“Una bella giornata di studio a Bari – ha detto – in una città che tanto sta facendo per modificare le proprie infrastrutture e tanto sta facendo per migliorare la mobilità sostenibile. Siamo di fronte ad anni in cui avremo trasformazioni epocali delle infrastrutture presenti in città più importanti, basti pensare alla variazione che stiamo realizzando in corrispondenza del nodo ferroviario sud e a quella che caratterizzerà i prossimi anni in corrispondenza del nodo ferroviario nord. Abbiamo anche importanti aree della città che avranno una metamorfosi e diventeranno spazi con funzioni importanti, tra questi il parco della giustizia nell’ex area militare della caserma Milano e Capozzi, ma così come avverrà anche un importante trasformazione all’interno della caserma Rossani con la realizzazione dell’Accademia delle Belle Arti e l’attivazione del polo bibliotecario. Tutto questo – ha detto infine- comporterà una nuova mobilità in città, decisamente sostenibile, che sarà caratterizzata da una fitta rete di piste ciclabili che addirittura arriveranno anche a interessare una rivisitazione e trasformazione dell’attuale sedime della statale 16 che verrà realizzata in nuova sede nell’entro terra, questo permetterà ai baresi e a tutti i residenti delle città limitrofe di poter raggiungere il capoluogo in maniera decisamente più sostenibile” – ha concluso.
Parole a cui fanno eco quelle del segretario generale Aci, Gerardo Capozza, intervenuto proprio sull’importanza del tema affrontato nel corso del convegno. “Sono molto contento di aver preso parte a questo evento perché credo che sia il tema centrale degli ultimi anni – ha sottolineato – poter mettere intorno a un tavolo istituzioni, esperti con il coordinamento del nostro Automobil Club di Bari sta a significare che l’Aci è attenta agli automobilisti, all’ambiente e spinge sulla ricerca sui combustibili eco sostenibili. Le tecnologie, le infrastrutture e i nuovi materiali che devono essere utilizzati per alimentare gli autoveicoli sono i temi fondamentali discussi nel tentativo di dare un ottimo contributo anche a chi dovrà decidere per i fondi del Pnrr” – ha concluso. Infine, preziose le parole di Elisabetta Venezia, presidente commissione Traffico e Circolazione Ac Bari Bat che ha concluso i lavori facendo il punto della situazione, ma anche guardando al futuro.
“La giornata di oggi – ha spiegato – ha riguardato una tematica molto importante ed attuale, ci siamo occupati di mobilità e infrastrutture sostenibile guardando quelli che sono gli orientamenti dell’unione europea sul tema. I punti forti su cui abbiamo discusso sono quelli di natura comportamentale contestualizzati però, questo significa che dobbiamo guardare a quella che è la realtà perché quello che viene realizzato altrove non è detto che si possa realizzare nel nostro paese o nelle nostre città. Dobbiamo cogliere quelle che sono le nostre peculiarità innanzi tutto, dopo di che dobbiamo ipotizzare di intervenire su un fattore culturale perché soltanto cambiando la cultura della mobilità è possibile avere delle reazioni di tipo positivo ai cambiamenti di carattere generale che intervengono nei nostri contesti urbani. Un altro elemento è l’utilizzo efficace delle risorse, sicuramente possiamo attingere a delle risorse finanziarie straordinarie – ha detto infine ricordando i fondi previsti dal Pnrr – sicuramente questo è positivo. Circa il 25% vengono dedicate al comparto mobilità, l’utilizzazione di queste risorse deve essere efficace. E ancora, la cosa su cui dobbiamo puntare è una pianificazione adeguata. Dobbiamo individuare e dare supporto ai mobility manager, contrariamente il tutto resterà sempre sulla carta e quindi non riusciremo ad attuare gli sforzi e le indicazioni che ci provengono da più fronti” – ha concluso.