cinture di sicurezza
Gli italiani spesso, hanno l’abitudine di non allacciare le cinture di sicurezza dei sedili posteriori; a lanciare l’allarme è l’Unisca (associazione nazionale autoscuole) che con un commento di Manuel Picardi, componente della segreteria nazionale e segretario generale di EFA (federazione europea autoscuole) dichiara che ”gli italiani di allacciare la cintura di sicurezza sui sedili posteriori, proprio non ne vogliono sapere. È singolare che a quasi 30 anni dall’introduzione dell’obbligo di indossare le cinture di sicurezza per tutti gli occupanti dei veicoli, ancora oggi gli automobilisti ci chiedano da quando sia stata introdotta questa norma anche dietro”, continua inoltre “il senso di protezione che ha un passeggero trasportato sui sedili posteriori è inversamente proporzionale al reale rischio a cui si sta esponendo gli occupanti dei sedili anteriori. In caso di un brusco rallentamento, lo spostamento in avanti di un corpo umano non adeguatamente fissato ai sedili, può comportare gravi conseguenze anche, e soprattutto, agli occupanti dei sedili della fila anteriore. Fortunatamente l’Unione Europea ha previsto che dal 2025 tutti i veicoli di nuova produzione siano dotati del dispositivo reminder (avvisatore acustico) in caso di mancato utilizzo delle cinture di sicurezza anche sui sedili posteriori”
L’Italia si conferma agli ultimi posti in Europa per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, lo dicono le statistiche dell’ ETSC (Euroepan Transport Safety Council), secondo le quali sui sedili anteriori i tassi di utilizzo delle cinture di sicurezza sono più alti in Germania, Svezia, GB ed Estonia con il 98% dei passeggeri che si allacciano le cinture di sicurezzaall’interno del veicolo. I tassi di utilizzo rimangono al 61% in Croazia, al 62% in Italia, al 74% in Serbia, all’82% in Lettonia e all’83% in Ungheria. Le disparità tra i Paesi aumentano maggiormente quando si tratta di indossare le cinture di sicurezza sui sedili posteriori: dal 98% in Germania e Repubblica Ceca a solo l’1% in Croazia. Indossare la cintura di sicurezza sui sedili posteriori è ancora eccezionale in Serbia (7%), rarissimo in Italia (15%) e raro in Lituania (33%). (Fonte Ansa)
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