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Milano-Malpensa in due minuti, a bordo di una pallottola fluttuante. Sembra la trama di un film di fantascienza, invece è un progetto nato nel 2014 da un’idea dell’imprenditore Elon Musk. Un tubo sotto vuoto all’interno del quale viaggerà una pallottola a lievitazione magnetica ad una velocità di 1200 chilometri all’ora, è questo in particolare, il modo in cui funzionerà l’idea di Musk.
Musk, che nello specifico, ha investito nell’azienda Hyperloop, vede oggi al proprio fianco Jay Walder, amministratore delegato e Paolo Barletta, investitore italiano che ha deciso di supportare l’imprenditore nella realizzazione del progetto. Si tratta di un’idea visionaria che, in particolare in Italia, stando a quanto dichiarato da Barletta nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, sarà sviluppata, molto probabilmente a partire dal 2030, con tratte brevi. Tra queste Milano-Malpensa, ma anche Roma-Fiumicino.
L’obiettivo, oltre a quello di “Accorciare le distanze”, è quello di costruire una grande metropolitana del nord, con un sistema di tubi che attraversi le grandi città con fermate intermedie. “A regime ci vorranno meno di trenta minuti tra Milano e Roma – ha spiegato Barletta – i costi per il passeggero saranno a metà tra i 70 euro del treno e i 140 dell’aereo”. Per realizzare il progetto invece ci vorranno molte più risorse economiche. Secondo alcune stime effettuate dagli ideatori, per costruire un chilometro di infrastruttura serviranno circa 60milioni di euro.
In Italia, al progetto contribuirà anche l’azienda Leonardo, che stando a quanto dichiarato da Barletta “Sta lavorando sull’ingegnerizzazione delle capsule, le prime tratte in Italia le vogliamo realizzare assieme a Ferrovie”. Il primo test relativo ad una capsula Hyperloop, con passeggeri a bordo, è stato realizzato lo scorso novembre, nei pressi di Las Vegas. In totale, durante il test, sono stati percorsi 500 metri a 400 km/h. In quell’occasione, ha raccontato Walder “Abbiamo dimostrato che è anche sicuro, tema centrale quando parli di trasporti di massa”. Nei prossimi mesi saranno effettuati ulteriori test. Intanto, sottolineano gli ideatori, il progetto ha già raccolto centinaia di milioni di euro in tutto il mondo, segno della volontà delle aziende di investire in una mobilità all’avanguardia, che permetta, letteralmente, di abbattere le distanze. Non sono ancora chiare però le modalità con cui queste “Tubi-Linee” verranno costruite.
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