Il rombo pugliese dei kart nella passione di Peppino De Carlo

Una vita dedicata, quasi in maniera inaspettata, al mondo delle corse e in particolare al karting pugliese. È la storia di Peppino De Carlo che, nella sua Alberobello, intorno alla fine degli anni ’90 si diletta nello sport amatoriale con il kart di famiglia e avvia a questa passione suo figlio Francesco, allora di soli 10 anni. È così che, per amore genitoriale e per passione condivisa, insieme a sua moglie Aurelia, si lega in maniera indissolubile a questo sport: “Abbiamo iniziato a seguire Francesco dai suoi esordi con la 60 mini nelle piste pugliesi, a partire da quella di Turi – racconta Peppino De Carlo – e, da lì in poi, lo abbiamo seguito in tutte le tappe più importanti del suo percorso agonistico, durante il quale si sono susseguite vittorie importanti e abbiamo collezionato trofei che, ancora oggi, sono il nostro orgoglio. Ricordo ancora le gare nel campionato Usk e la soddisfazione del suo sesto posto in uno dei campionati europei”.

Un percorso importante e sempre in salita per Francesco De Carlo e suo papà Peppino che, anche quando suo figlio ha smesso di gareggiare nel 2008, ha alimentato questa passione dedicandosi anima e corpo al mondo del karting pugliese, di cui tutt’oggi è il massimo esperto. Fino al 2010 Peppino De Carlo ha rivestito il ruolo di referente e delegato per la Puglia della Federazione Italiana Karting e, successivamente, è stato incaricato dello stesso ruolo prestigioso da parte dell’ACI, di cui tutt’ora coordina la Delegazione Puglia Karting.

“Negli anni ho seguito tantissimi talenti e per ciascuno di loro provo grande orgoglio – racconta, ancora – abbiamo visto crescere, qui con noi, Antonio Giovinazzi, il giovane campione di Martina Franca, oggi pilota di Formula1 con la Alfa Romeo: è sulle nostre piste di kart che ha preso avvio la sua carriera eccezionale e questo rappresenta un esempio per tutti i giovani pugliesi che nutrono la stessa passione”. E poi ancora, Francesco Pulito di Locorotondo, tre volte campione italiano categoria X30, Leo Marseglia di Monopoli, Alex Irlando e tanti altri campioni dell’automobilismo sportivo dei nostri giorni.

Anni, quelli dedicati al karting pugliese, in cui Peppino De Carlo ha dato molto, in termini di esperienza e supporto soprattutto ai più piccoli e alle loro famiglie. E continua a farlo anche oggi, seguendo i primi passi di una passione che nasce fin dai primi anni d’età. “Fino agli anni ’90, questo sport prevedeva anche la categoria entry level, per i bambini della fascia d’età 6-8 anni – racconta – poi, ACI ha stabilito che, fino agli 8 anni, i più piccoli non debbano approcciarsi al karting in maniera agonistica e, questo, non è certamente un dettaglio”. Secondo Peppino De Carlo, infatti, le famiglie dovrebbero accompagnare i più piccoli nella scelta di questo sport mantenendo i piedi ben saldi per terra: prima il divertimento, la gioia, la scoperta, la curiosità; poi l’agonismo. “Il mondo del kart è entusiasmante – spiega – ed è bello vedere come, anche qui in Puglia, negli ultimi anni avvicini anche alcune bambine. Però – ci tiene a precisare – è importante che i ragazzi perseguano questa strada con grande consapevolezza, per imparare tutto il sano della competizione e il buono della sfida al miglioramento, senza fare di una vittoria o di un trofeo una ragione di vita. Con queste accortezze fondamentali, il karting è uno sport di grande continuità per chiunque lo approcci con passione, nonché di grande educazione al rispetto delle regole, delle norme di sicurezza e degli stessi avversari”, conclude.

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