In Italia il primo test per provare un dispositivo che salva in caso di colpi di sonno. È quanto accaduto a Imola, nelle scorse settimane, periodo in cui, l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari si è trasformato in un vero e proprio laboratorio di ricerca per la sicurezza stradale.
Obiettivo, affrontare una delle principali cause degli incidenti stradali, per fare in modo che la tecnologia possa supportare gli autisti e diminuire così i casi di colpi di sonno. Il progetto, primo studio in ambiente dinamico, è stato condotto dalla società Oraigo, start-up innovativa di Padova.
Nel corso della sperimentazione sono state valutate le relazioni esistenti tra correlati psicofisici e variabili comportamentali che avvengono durante i colpi di sonno. L’intento è quello di creare un supporto tecnologico che aiuti soprattutto i lavoratori del settore trasporti, tra questi autisti di camion, autobus e auto o comunque, tutti coloro che si trovano a dover guidare in orari notturni o per tempi prolungati. Le luci dell’Autodromo, per tutta la durata dell’esperimento, sono state tenute spente. Nel cosro dei test, in particolare, è stata rilevata l’attività elettroencefalografica dei partecipanti e sono stati rilevati, inoltre, i movimenti oculari attraverso un sistema non invasivo portatile che ha previsto l’utilozzo di occhiali con all’interno una videocamera.
“Il dispositivo – ha spiegato Michele Galetta, amministratore di Oraigo e responsabile del progetto – analizza l’attività cerebrale dell’utente e, tramite un algoritmo che sfrutta tecniche di intelligenza artificiale, è in grado di rilevare il colpo di sonno in maniera tempestiva ed allertare l’utente, riportando il conducente in una condizione di veglia” – ha concluso.
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