A Bari e provincia in aumento gli incidenti stradali. Il presidente dell’Ac Bari Bat: “Ma dato inferiore rispetto a dieci anni fa”

Foto: Borderline24

 Crescono gli incidenti stradali a Bari e in provincia. Nel capoluogo regionale gli incidenti stradali nel 2021 sono stati 1.446, undici invece i decessi e i feriti 2.120. Nell’anno precedente invece gli incidenti sono stati 1092, 12 i morti e 1.605 i feriti. Nella provincia di Bari gli incidenti sono stati 3.082 . Quarantotto i morti e 4.675 i feriti. L’anno precedente gli incidenti sono stati 2.578, 46 i morti e 3.980 i feriti. Le strade dove si registrano più sinistri sono quelle urbane, con  2.157  incidenti. Ma la mortalità risulta invece maggiore sulle regionali, provinciali e statali con 30 morti. La fascia più colpita sia tra i feriti sia tra i decessi è quella tra i 30 e i 54 anni.  Per quanto riguarda la Bat, gli incidenti nel 2021 sono stati 848 con 15 morti e 1.350 feriti, contro i 618 incidenti del 2020 con 22 morti e 985 feriti.

 “Gli incidenti sono aumentati rispetto al 2020 – spiega il presidente dell’Ac Bari Bat, Francesco Ranieri – ovviamente in seguito alla fine delle limitazioni Covid e quindi alla ripresa di tutte le attività e degli spostamenti. Ma se consideriamo i dati degli ultimi dieci anni, per fortuna si registra una riduzione, questo perché i veicoli sono più sicuri rispetto a  quelli di vecchia generazione. Con il passare del tempo diminuiranno i sinistri, salvo per quanto riguarda la mobilità leggera: nelle città si è avuto un boom di monopattini e bici elettriche che  ha comportato un alleggerimento del traffico urbano dei veicoli; boom che però sta portando anche ad un incremento di incidenti stradali per colpa di una circolazione poco rispettosa del codice della strada. Auspichiamo che anche sui monopattini sia introdotto l’uso della targa personalizzata per rendere più responsabili i conducenti”.

Nel 2021, sulle strade italiane, invece, si sono registrati 151.875 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 2.875 decessi e 204.728 feriti. In media, rispettivamente, 416 incidenti, 7,9 morti e 561 feriti ogni giorno. Le statistiche provinciali, elaborate da ACI e Istat a completamento di quanto già elaborato a luglio, mostrano una situazione di graduale ritorno alla normalità in seguito all’allentamento delle restrizioni imposte dalla pandemia da Covid-19. In 40 province (su 107) il numero di decessi rispetto al 2019 – anno scelto come riferimento per l’obiettivo 2030 – è aumentato ed in 7 è rimasto stabile.

Oristano (+140%: 12 morti nel 2021, 5 nel 2019), Savona (+67%: 20 morti nel 2021, 12 nel 2019) e Biella (+63%: 13 morti nel 2021, 8 nel 2019) le province con gli incrementi percentuali maggiori. Sassari, Oristano e Sud Sardegna portano la Sardegna ad essere la Regione con il più alto aumento di morti rispetto al 2019 (+20).mViceversa, Aosta fa registrare -75% (1 morto nel 2021, 4 nel 2019) Trieste -73% (4 morti nel 2021, 15 nel 2019) e Massa Carrara -71% (4 morti nel 2021, 14 nel 2019).

Quattro le regioni nelle quali si è verificato un decremento apprezzabile di decessi: Valle d’Aosta (-75%), Molise (-46%), Trentino Alto Adige (-31%) ed Emilia-Romagna (-20%). Torino (-30 morti), Padova (-23), Verona (-23), Bolzano (-22), Forlì-Cesena e Milano (-19) le province dove sono state risparmiate più vite umane. Udine (+16 morti), Latina (+15) e Perugia (+10) le province con i maggiori incrementi. In Calabria, che registra un calo complessivo del 18%, tutte le province hanno segno negativo: Catanzaro -35%, Cosenza -3%, Crotone -38%, Reggio Calabria -12%, Vibo Valentia -33%.

Indice di mortalità – In 16 province l’indice di mortalità – morti per 100 incidenti – è risultato più che doppio rispetto al valore medio nazionale (pari a 1,89): Isernia (5,9), Sud Sardegna (4,8), Udine (4,7), L’Aquila (4,6) e Chieti (4,5) le situazioni più critiche. Aosta, Trieste, Massa Carrara, Genova, Milano, Rimini, Lucca, Livorno, Ascoli Piceno viceversa, sono le province in cui gli incidenti risultano meno gravi. L’indice di mortalità, infatti, è inferiore ad 1 morto ogni 100 incidenti.

Mobilità dolce –  Nel corso del 2021 sono deceduti 471 pedoni, 220 ciclisti – di cui 13 su bici elettrica – e 9 conducenti di monopattino, più un pedone morto investito da un monopattino. Nella provincia di Roma il più alto numero di pedoni morti (50), seguita da Milano (20), Napoli (18) e Torino (15). Nella provincia di Milano il più alto numero di ciclisti morti (10), seguono Padova e Pavia (8), Ravenna e Forlì-Cesena (7). Dei 9 morti su monopattino ben 4 sono concentrati nella provincia di Roma che totalizza così il 44% dei morti a livello nazionale.

 

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