Professionalità e passione al servizio dei futuri automobilisti. Luigi Cantatore, gestore e istruttore dell’autoscuola La Prima di Corato e Bisceglie, racconta così la sua attività e la sua collaborazione con il circuito Aci Ready 2 Go.
Autoscuola “La Prima”: ci parli della sua storia, come e quando è nata?
Mi ritengo un figlio d’arte in questo senso, anche mio padre ha un’ autoscuola, sin da bambino ho sempre avuto a che fare con i ragazzi per quanto riguarda l’insegnamento per autovetture, moto, autocarri, autobus, ma anche per quanto riguarda l’avvicinamento a questo tipo di lavoro che svolgo con passione. Nel 2011 ho deciso di avviare un’attività da solo aprendo la sede di Corato, la quale ha riscosso sin da subito notevole successo. Dopo di che, nel 2014, abbiamo aperto l’altra sede su Bisceglie.
Due sedi, due differenti tipi di utenza e servizi?
Su Corato lavoriamo soprattutto sulle patenti B. Bisceglie invece è una piazza diversa, ci sono sette autoscuole, pertanto ci occupiamo maggiormente delle patenti superiori. I ragazzi si avvicinano all’autoscuola La Prima, principalmente per la professionalità, quella non manca mai da parte nostra. Abbiamo cercato di specializzarci soprattutto sui servizi, come ad esempio le patenti superiori.
Può raccontarci come vi siete avvicinati al mondo Aci?
Ho conosciuto la dottoressa Maria Grazia De Rienzo, una persona cordiale, squisita, gentile, sempre attenta e disponibile, che ci ha mostrato questa strada. E’ avvenuto nel 2014, da allora siamo entrati a far parte del circuito. Si tratta di un rapporto di collaborazione che prevede attività bellissime, soprattutto per i ragazzi, i quali hanno l’opportunità di cimentarsi in corsi su strada.
I ragazzi si avvicinano sempre con maggiore difficoltà ai temi riguardanti la sicurezza stradale? Ci racconti della vostra esperienza in merito.
Purtroppo i ragazzi che si iscrivono per prendere la patente B molto spesso pensano all’obiettivo del conseguimento della patente, senza pensare a quello che per noi conta davvero: la sicurezza stradale. Ogni giorno pubblicizziamo il fatto che il vero traguardo è saper guidare in sicurezza, saper affrontare gli imprevisti e le difficoltà che ti si presentano da un momento all’altro. Facciamo spesso excursus su questo, allontanandoci dal programma strettamente tecnico legato alla patente per parlare di un tema importantissimo. Ma sempre di più i ragazzi, soprattutto i 18enni, almeno per quanto riguarda la nostra esperienza, risultano disinteressati al tema.
Come vi siete comportati durante il lockdown e come avete impostato le lezioni non appena ripartiti?
Nel periodo del lockdown, tolti i primi due mesi di virtuoso isolamento, ho iniziato con delle video lezioni. Mi hanno seguito anche trenta, quaranta persone in maniera sicura. Abbiamo ripreso con le guide, sempre in sicurezza: mascherine, guanti, igienizzanti, temperatura presa prima di entrare in aula.
Per quanto riguarda il futuro, ci sono obiettivi che le piacerebbe portare a termine?
Purtroppo il periodo non consente di pensare al futuro, la domanda mi mette non poca difficoltà. Per il momento andiamo avanti con lo stesso entusiasmo di sempre.