Auto elettriche, per la transizione serve accelerare il processo di riciclo batterie. La sfida degli esperti

Foto Virgilio Motori

Accelerare il processo di riciclo delle batterie. E’ la sfida che gli esperti si sono ripromessi di portare avanti da qui in poi, con l’obiettivo di avviare, senza timori, la transizione alla mobilità elettrica.

L’impennata delle immatricolazioni delle auto elettriche (pari a +155% rispetto al 2019, con circa 30mila euto nuove sul mercato), ha fatto suonare il campanello di allarme degli esperti del settore in merito ad una problematica, quella del riciclo delle batterie, ormai all’ordine del giorno anche per le istituzioni.

Se non si possono smaltire le batterie elettriche non è possibile neanche una transizione totale. E’ questo l’assioma su cui si basano le ricerche volte a trovare in tempi brevi una soluzione affinché si possa guardare al futuro con la certezza che, alle proprie spalle, non restino residui, di fatto, inquinanti e pericolosi per l’ecosistema. Secondo Erion Energy, consorzio del Sistema Erion dedicato a rifiuti di pile e accumulatori, se nel 2030 si dovessero riciclare tutte le batterie elettriche immesse sul mercato fino al 2020, bisognerebbe prepararsi a fronteggiare una mole di rifiuti pari a circa 28mila tonnellate.

Di qui la necessità di non farsi trovare impreparati. Per gli esperti del settore si tratta infatti, si di una grande sfida, ma anche un’opportunità. In particolare, spiegano, così sarà, inevitabilmente, per le case costruttrici e la componentistica che si occuperanno di gestire lo smaltimento e il riciclo delle batterie, le quali, di fatto, daranno il via ad un nuovo business.

Ad oggi, intanto, l’idea di imettere sul mercato batterie rigenerate è ancora un’utopia. Non esistono infatti impianti capaci di riciclare gli accumulatori dando loro la seconda vita di cui hannno bisogno per risparmiare in termini economici e salvaguardare anche l’ambiente. Elementi come nichel, cobalto sono ancora ad oggi protagonisti essenziali del mercato dell’automotive. Tra gli obiettivi primari, spiegano infatti, vi è anche quello di portare al minimo l’utilizzo delle sostanze inquinanti privilegiando l’impiego dei materiali riciclati.

“I vantaggi di una corretta gestione delle batterie hanno come base la conservazione delle risorse, oltre che un aspetto di prevenzione” – ha spiegato nel corso di un’intervista Danilo Bonato, direttore generale di Erion Energy – “Un trattamento idoneo permette, infatti, di evitare l’emissione nell’ambiente di sostanze pericolose. Il litio è molto reattivo all’aria e all’acqua perchè in contatto con l’ossigeno genera prodotti tossici e come altri metalli è altamente infiammabile e a rischio esplosione. Per farsi trovare preparati coinvolgerà l’industria, gli stati, la ricerca e gli addetti che operano nel grande settore del riciclo”.

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