Auto, l’inquinamento non favorisce la diffusione del Covid-19. A dimostrarlo uno studio di Cnr e Arpa Lombardia

La diffusione del virus da Covid-19 non è favorita dall’inquinamento. A dimostrarlo, con uno studio, l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del CNR e l’ARPA Lombardia.

Il campanello d’allarme aveva suonato sin dai primordi della pandemia, quando lo scorso marzo, una delle zone maggiormente colpite dal contagio, era quella della pianura padana, in cui, stando ai dati, risulta essere maggiormente alto il tasso di inquinamento.

Dallo studio, pubblicato su “Environmental Research”, è emerso dunque che la diffusione del virus non è strettamente collegata all’inquinamento. La conferma è arrivata anche dall’assessore ll’Ambiente della regione Lombardia Raffaele Cattaneo.

“Lo studio – ha commentato l’assessore – Offre risposte scientifiche in merito alla correlazione tra la diffusione del Coronavirus e la concentrazione di polveri sottili nell’atmosfera, tra cui non c’è nessun legame”.

Una buona notizia che però, secondo le istituzoni, non deve far abbassare la guardia sul tema dell’ambiente, in particolare, sulla necessità di avviare il percorso alla mobilità sostenibile.

I dati, infatti, dimostrano che il legame tra la cattiva qualità dell’aria e le malattie respiratorie generiche è presente, motivo per cui, proprio la regione Lombardia, si è impegnata a monitorare la situazione puntando a diminuire sempre più la presenza di polveri sottili in città. Esempio che seguiranno ben presto anche le altre città italiane.

 

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